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Fidenza & Salsomaggiore, unione di comuni?

Fidenza & Salsomaggiore, unione di comuni?

 

Un dilemma forse più forte del classico “Essere o non essere”. Fidenza e Salsomaggiore pronti all’unione di comuni? Fantapolitica o reali possibilità? Solo il tempo potrà darci risposte vere, intanto analizziamo quanto non emerge ancora così chiaramente e tracciamo un futuro possibile.

 

Stando alla politica, la risposta è “Sì” e come direbbe Frederick Frankenstein di Frankenstein Junior l’unione fra comuni “Si può fare!”. E ora vi sveliamo chi e come.

Va ricordato che l’unione dei comuni è ancora possibile e che, solitamente, porta finanziamenti statali per la costruzione di nuove parti e progetti in generale. È quanto accaduto a Polesine Zibello, a Sissa Trecasali ma, soprattutto, a Sorbolo Mezzani che ha ottenuto importanti somme di denaro utili per ridefinire il nuovo paese e l’unione fra i due.

Fusione utile, a volte sì ma non sempre

In alcuni casi l’unione è utile, positiva, permette ai comuni minori in cui l natalità non è molto alta e in cui non vi sono più possibilità o margini di gestione amministrativa.

Ci sono anche casi in cui l’unione dei comuni non è proprio così utile o funzionale, per esempio quando si fondono due comuni con forte identità sociale e in via di espansione.

Va poi considerato l’impatto ideologico che, nel caso di Fidenza e Salsomaggiore, potrebbe essere lo scoglio più importante. Si tratta infatti di due città di medie dimensioni che hanno più o meno raggiunto il massimo dell’estensione e della propria crescita.

Se Fidenza ha più una vocazione artigianale e industriale, Salsomaggiore dovrebbe essere votata al turismo. Le due realtà potrebbero quindi risultare complementari e compatibili ma, come detto, gli ostacoli ideologici stanno lì dietro l’angolo.

I piani per il nuovo sindaco

Salsomaggiore andrà per prima alle urne, nel 2028, per scegliere il prossimo sindaco.

La prima opzione sarà la prosecuzione a Luca Musile Tanzi, esponente civico della coalizione di centrodestra. Occorrerà capire se entro quella data riuscirà a dare una svolta alla città, alla sua immagine e alle sue aspettative.
Stando a quanto possibile vedere finora alcuni piccoli miglioramenti ci sono ma non si tratta di una cura radicale, vi è quindi la possibilità che gli elettori scelgano un’altra strada.

La seconda opzione è la nuova candidatura di Compiani, ha condotto una buona campagna elettorale e la sua presenza in consiglio comunale si fa sentire. Non sta conducendo particolari battaglia ma questo, forse, fa capire che ci siano altre possibilità e si attenda quindi che i tempi siano maturi.

E qui arriva il colpo di scena

La terza opzione sarebbe la candidatura di Andrea Massari, già sindaco di Fidenza, presidente della Provincia di Parma e ora consigliere regionale. Cosa spingerebbe Massari a tornare indietro?
Nulla, di fatto, ma in effetti potrebbe tornare ad amministrare il territorio per cui ha sempre dichiarato il suo attaccamento.
Sarebbe appoggiato da tutto il centrosinistra, Compiani compreso che avrebbe un ruolo in amministrazione, saprebbe condurre una campagna elettorale tirando fuori dal cilindro le capacità con cui smontare il centrodestra.

Ma basterebbe per diventare sindaco? …attenzione ora arriva il secondo colpo di scena

Gli assetti politici

Il capitolo più difficile è rappresentato proprio dagli assetti politici che sono tutt’altra cosa da quel che ci si può aspettare.

Alle prossime elezioni Luca Musile Tanzi, a meno di scossoni da qui al 2028, potrebbe essere appoggiato da una lista civica, Lega e Fratelli d’Italia che vuole espugnare l’Emilia Romagna.

Nel caso si candidasse Andrea Massari, avrebbe l’appoggio di una lista civica, del Pd e della coalizione di sinistra-centrosinistra che si vedrebbe a formare (in cui potrebbero confluire Verdi Sinistra, Rifondazione e altri) e… rullo di tamburi …di Forza Italia.

Una frattura nel centrodestra? Chiamatela come volete ma non dimenticate che nelle città di piccole o medie dimensioni fa più il candidato che la lista.

Forza Italia ha avuto un ruolo fondamentale nella vittoria di Musile Tanzi ma non ha ottenuto nulla, non un assessorato ma solo un consigliere passato poi alla Lega. Un colpo di coda quindi potrebbe essere prevedibile un po’ come schiaffo in faccia all’attuale sindaco per impedirne, in futuro, la rielezione.

Non solo. Massari è consigliere regionale, compagno di banco (passateci il termine) di Pietro Vignali che in questo momento è l’astro nascente di Forza Italia, il nuovo Berlusconi che ogni giorno riempie le pagine del giornale con le sue denunce. I due hanno tempo da trascorrere insieme, i punti di contatto se non ci sono si creano.

Ma c’è di più. Oltre ai continui contatti fra i due consiglieri regionali eletti c’è Giuseppe Comerci, consigliere all’opposizione proprio nella consigliatura di Massari con cui ha trovato grande intesa, dopo un quinquennio passato nel silenzio ora si presta a saluti e commemorazioni, interrogazioni e quant’altro, dopo la sconfitta alle regionali.

Sui social, in campagna elettorale, Comerci scriveva “La politica non  è una squadra di calcio: non dovremmo tifare per una parte o l’altra senza guardare i risultati e i fatti concreti”. Non andrebbe quindi tanto per il sottile e guarderebbe quindi al risultato appoggiando Massari che risulterebbe favorito.

Se il centrosinistra si sta occupando di preparare il terreno, Forza Italia invece espone già alcune idee senza descriverle più di tanto ma lanciando messaggi subliminali chiari e potenti.

la copertina della pagina Facebook Forza Italia Fidenza-Salsomaggiore (aprile 2025)

Ecco infatti che i due simboli di Fidenza e Salsomaggiore appaiono “fusi” nella pagina Facebook ufficiale, così come il progetto per una ciclabile Fidenza-Tabiano (chi conosce la storia ricorderà la passione di Vignali per le piste ciclabili).
Anche le frequentazioni andrebbero in questo senso, Vignali ha già esteso le sue influenze su Salsomaggiore (visti i dati delle regionali) e starebbe inserendo Comerci nella stessa direzione, dove ha necessità di raggranellare voti.

Le prospettive future

immagine presa dai social di Forza Italia Fidenza-Salsomaggiore

Ammettendo che nel 2028 Andrea Massari venga eletto sindaco, potrebbe arrivare alla fusione fra Fidenza e Salsomaggiore Terme entro due anni ma, più probabilmente, fra il terzo e il quarto anno di mandato.

Il nuovo comune permetterebbe inoltre la rielezione per due mandati ovvero per le possibili elezioni 2032-33 e per il mandato successivo ipotizzabile per il 2037-38 senza possibilità di rielezione (stando alle attuali leggi) nel 2042-43.

Quali prospettive invece per Vignali? Punterà alla candidatura a sindaco di Parma già nel 2027 ottenendo l’appoggio del centrosinistra in previsione al sostegno che potrebbe dare alle elezioni 2028 a Salsomaggiore.

Le date si incastrano perfettamente. Nel caso di elezioni avrebbe davanti a sé due mandati per arrivare così fino al 2037.

 

LE IMMAGINI DI SEGUITO SONO PRESE DALLA PAGINA FACEBOOK DI FORZA ITALIA FIDENZA-SALSOMAGGIORE (clicca per ingrandire)

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